Riccardo, pastorello caparbio intelligente, elabora un progetto L’ITALIA CHE VORREI. Pensa ripensa come fare a realizzarlo. Comincia con cercare un posto di lavoro…; che gli da l’occasione di, conoscere una bella ragazza. Jasmin le offre un lavoro a metà tempo. Meglio di niente! Nel frattempo in ufficio arriva il direttore signor Ferruccio, espone il caso. Per incanto si avvera il miracolo! Il signor Ferruccio, posa gli occhiali sul tavolo, poggiando la schiena sul bancone; gambe incrociate mi osserva, mi ispeziona centimetro per centimetro. Esclamando! Qualcosa mi dice, che lei è la persona giusta. Allora mi prenda, l’ultimo lavoro che hai fatto, chiede il signor Ferruccio? Per un attimo esitai a dargli una risposta, ma lui capisce dicendomi, signor Riccardo non dirmi niente… La crisi di lavoro, sfido chi non ha da lamentarsi. Passa domani, porta con se i documenti che ti assumo. Non sto nella pelle, finalmente ho un lavoro. Un saluto cordiale, l‘occhiolino a Jasmin, in segno di ringraziamento, via di corsa per la strada. Le sorprese non finiscono. Durante il viaggio a Reggio Emilia ad una mostra di Ligabue. Conosco una ragazza… Aurora, oltre l’amicizia condividiamo anche il lavoro. Mi chiede? Perché non mi aiuti, in due faremo presto. Riccardo la guarda attentamente… Pensa se dargli una risposta, ma è propria sfacciata? Tra Riccardo e Aurora, un colpo di fulmine… nasce l’amore, un amore con la (A maiuscola). Un bel giorno prende una decisione, di girare l’Italia a piedi… In macchina. Le tappe… Piemonte, Liguria le Marche, Puglia, Basilicata, Campania, gli riesce bene per scrivere e, raccontare L’ITALIA CHE VORREI.
Da Lacedonia a Lugano: Michele Bortone porta l'Irpinia nel mondo.
Delicatezza, sensibilità estro e passione. Sono le caratteristiche di Michele Bortone, irpino trapiantato ormai in Svizzera, balzato agli onori della cronaca per aver composto una canzone in memoria della Principessa Diana. “L’amore”, questo il titolo del brano, è cantata da Manuela Barbaro e fa parte della compilation di otto pezzi “Il meglio di Michele Bortone”.
Michele Bortone, dotato di viva intelligenza, d’ingegno creativo ed eclettico, oltre a questa ha scritto tante altre poesie di rara semplicità e purezza lirica,vive a Lugano, ma proviene dalla verde Irpinia, terra di tanti personaggi (basta ricordare Guido Dorso e Francesco De Sanctis).
Nato a Lacedonia, emigrato a Lugano dal 1968, inizia la sua carriera nel 1980 incidendo un disco dal titolo “Pazzo Amore”. Da quel momento le collaborazioni con noti artisti quali Little Tony e Carmelo Zapulla hanno portato Bortone a numerosi riconoscimenti e premi. In un’intervista, rilasciata alla televisione Svizzera, dice, fa l’altro, che odia isolarsi, che ama vivere tra la gente e vorrebbe che il mondo vivesse in pace. A Lugano ha creato, insieme a altri lacedoniesi, l’Associazione Culturale Lacedonia. Fra l’altro è l’ideatore del progetto del Premio Internazionale di poesia, narrativa, pittura e musica “Francesco De Sanctis” ed attuale presidente della “Associazione lacedoniesi e Campani nel Mondo”. È stato il direttore artistico del festival Internazionale della canzone Ci incontriamo a Lugano.
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