Michele Bortone
Nell’anno 1694, in assenza di Mons. La Morea, si celebrava a Lacedonia la cosiddetta festa delle Caccavelle, le cui origini sono certamente antichissime che nessun vescovo in precedenza aveva cercato di osteggiare o di abolire. Ogni anno anche le maggiori autorità cittadine, sindaco ed eletti in testa, ci tramanda il Palmese, vi prendevano parte il 3 gennaio “avevano il costume di travestirsi con divise di Magi e al rintocco delle campane a mezzodí entravano festosi nella città. Il termine caccavelle stava ad indicare nel dialetto locale i campanacci appesi al collo degli animali da pascolo. Qesta specie di Befanata profana era certamente da escriversi nel ciclo invernale collocate con il Carnevale avanti la Quaresima serviva; tendenzialmente ad esorcizzare tra l’altro la paura di un cattivo raccolto; ma era una tradizione che il Mons. La Morea definiva oggettivazione di istinti demoniaco-infernale.
La sua abolizione richiese anche l’aiuto e la collaborazione dei Doria di Melfi, il cui Governatore provvide a emanare un editto con cui si proibiva il ripetersi della manifestazione. Si tenga presente la notte dell’Epifania nella nostra diocesi come un po’ in tutta la zona, aveva una carica magico-religiosa. Ancora oggi persiste l’uso di un detto locale: “Tutte re Pasque scessero e vennesero; sulo Pasqua bbifania nun venesse maje” (Potrebbero andare e venire tutte le Pasque, solo Pasqua Epifania non dovrebbe venire mai).
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Pubblicato da Michele Bortone
Da Lacedonia a Lugano: Michele Bortone porta l'Irpinia nel mondo.
Delicatezza, sensibilità estro e passione. Sono le caratteristiche di Michele Bortone, irpino trapiantato ormai in Svizzera, balzato agli onori della cronaca per aver composto una canzone in memoria della Principessa Diana. “L’amore”, questo il titolo del brano, è cantata da Manuela Barbaro e fa parte della compilation di otto pezzi “Il meglio di Michele Bortone”.
Michele Bortone, dotato di viva intelligenza, d’ingegno creativo ed eclettico, oltre a questa ha scritto tante altre poesie di rara semplicità e purezza lirica,vive a Lugano, ma proviene dalla verde Irpinia, terra di tanti personaggi (basta ricordare Guido Dorso e Francesco De Sanctis).
Nato a Lacedonia, emigrato a Lugano dal 1968, inizia la sua carriera nel 1980 incidendo un disco dal titolo “Pazzo Amore”. Da quel momento le collaborazioni con noti artisti quali Little Tony e Carmelo Zapulla hanno portato Bortone a numerosi riconoscimenti e premi. In un’intervista, rilasciata alla televisione Svizzera, dice, fa l’altro, che odia isolarsi, che ama vivere tra la gente e vorrebbe che il mondo vivesse in pace. A Lugano ha creato, insieme a altri lacedoniesi, l’Associazione Culturale Lacedonia. Fra l’altro è l’ideatore del progetto del Premio Internazionale di poesia, narrativa, pittura e musica “Francesco De Sanctis” ed attuale presidente della “Associazione lacedoniesi e Campani nel Mondo”. È stato il direttore artistico del festival Internazionale della canzone Ci incontriamo a Lugano.
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