Senza categoria

ANTONIO PANDISCIA DOCENTE DI LINGUA ITALIANA.

Antonio Pandiscia nato a Lacedonia, il 1923. Studente di pedagogia presso l’Università di Urbino… (facoltà interrotta al quarto anno per difficoltà economiche,) docente di lingua italiana presso la scuola media di Minusio. Ha pubblicato nel 1978, una selezione di poesie (ALGHE DI MARE.) per la casa editrice SELEDIZIONI di Bologna.

Quante volte ho sentito questa frase allegria e gioia, devono essere la base di rapporto genitori-figli. Farli studiare, vestirli dignitosamente, educarli sono tutte gesti d’amore.
Tempi duri per sfamare la famiglia, non c’era alternativa se non quello di zappare il terreno. Una zappa del peso di circa 5 chili. Un lavoro necessario per piantare la vigna ed estirpare la gramigna, una erbaccia che succhiava humus alle piante coltivate. In primavera cominciava a crescere il grano, cresceva l’erbaccia che andava eliminata. Con questo poche righe, un omaggio alla dignità di quei contadini del Sud che con il proprio sudore e la dura fatica di zappatore hanno fatto studiare i figli per un futuro migliore.

A MIA MADRE

Madre, ricordo che avevi paura. `
Ma ora che sei morta
È non t’avvilisca il gelido silenzio
dell’urna né l’arida stoppia che orna
la terra affidata all’incuria
dei nostri becchini.

Quante croci non portano un nome!
Quanti fiori abbrutiscono al sole
inclemente del Sud!

Ma in omaggio al tuo amore profondo,
con pochi quattrini,
elevato abbiamo una tomba
d”incognito marmo
con segni di argento fasullo
e una fiamma che brucia soltanto
di amore filiale.

Passa il tempo che devasta la vita
di un mondo che oltraggia ogni bene,
ma l’amore rimane immortale
e non scuote quel trono ch’è il cuore
in cui vivi ammirata regina.

Rispondi